Quando mangi frutta e verdura freschi, pensi di nutrirti in modo sano. Questo, perché nessuno considera i pesticidi. Si crede che la salute umana dipenda da fumo e alcol. La chimica sintetica altera ogni alimento prodotto su scala industriale. Che si tratti di additivi alimentari, sterilizzazioni ad elevate temperature o pesticidi, il cibo ingerito porta con se tutta la sua storia.
I pesticidi sono molecole create per distruggere qualsiasi forma di vita ritenuta nociva o inopportuna. Sono veleni tossici e persistenti nell’ambiente. Sono cancerogeni e si accumulano nell’organismo, nel tessuto adiposo (grasso) e in altri organi. Non basta lavare la frutta e verdura per eliminarli, per questo siamo costretti a privarci della buccia, l’elemento più ricco di principi nutritivi e molecole bioattive. Nel gruppo dei pesticidi, oggi definiti in modo edulcorato “fitofarmaci”, è incluso di tutto: diserbanti, erbicidi, insetticidi, defoglianti, diradanti, regolatori della crescita, anticrittogamici e molto altro. Di solito, uccidono in modo non selettivo sia le componenti biotiche (gli esseri viventi) che abiotiche (l’ambiente). I pesticidi, alterano il suolo, sterminano le comunità microbiche, gli impollinatori e compromettono gli ecosistemi. Ed è solo l’inizio.
Pesticidi: i nicotinoidi
I nicotinoidi (nicotina, pianta del Tabacco) sono pesticidi ad ampio spettro che agiscono sul sistema nervoso, hanno effetto trans-generazionale e si trasmettono alle generazioni successive. Brevettati e usati da 35 anni, sono dichiarati peggio del DDT, il padre dei pesticidi usato come defogliante (e arma, nota come Agente Arancio), nella guerra in Vietnam. Ancora oggi gli effetti mutageni sui nascituri sono una triste evidenza. Era impiegato contro la malaria nel 1939, poi convertito a veleno per artropodi (gli insetti con esoscheletro) nel 1948. Assottiglia anche il guscio delle uova degli uccelli. Oggi vietato.
Vuoi saperne di più sugli effetti dell’agente arancio e delle diossine di Seveso sulla salute umana? Leggi l’articolo PCDD-PCB-PCDF Diossine e Inquinanti dell’aria sulla salute umana.
Queste molecole sono xenobiotici, cioè, non esistono in natura, non si inseriscono nei cicli degradativi e persistono nell’ambiente. Che lo si voglia vedere o no, una cosa è certa: la loro tossicità acuta e cronica è evidente e impattante sulla salute umana e sull’ambiente.
L’OMS conta circa 500.000 casi di avvelenamento diretto da pesticidi, ogni anno, di cui il 10% con esito mortale e il resto con elevati tassi di disabilità e malattie croniche.
Effetti sulla salute umana
I pesticidi danneggiano e alterano l’organismo a tutti i livelli. Le diossine agiscono come interferenti endocrini del sistema ormonale. Stimolano lo sviluppo tumorale (linfoma non-Hodgkin, sarcoma dei tessuti molli) soprattutto a fegato, reni, tiroide, seno, organi riproduttori, cervello e intestino. Aumentano l’infertilità maschile e la probabilità di aborti spontanei. Alcuni alterano lo sviluppo del feto. Sempre più presenti nel latte materno e nelle urine, rilasciano la tossicità nelle acque e lì, permangono. Generano disbiosi gastrointestinale, disfunzioni tiroidee e metaboliche, endometriosi, gravidanza extrauterina, parto pre-termine, disturbi autoimmuni, patologie neuro-degenerative, Alzheimer, Parkinson, autismo, deficit cognitivi, disturbi comportamentali. Mali diffusi e frequenti che tutti conosciamo ma che mai, possono essere collegati alla causa.
I dati sono di Enti di ricerca che elencano anche i vegetali che assorbono più pesticidi: mele, pesche, fragole, uva, sedano, spinaci, peperoni, cetrioli. Se è possibile allestire un orto di casa totalmente naturale, abbiamo la soluzione per tutto. Attenzione alle acque di irrigazione e ai componenti del suolo.
In natura tutto è un ciclo, e quello che l’uomo disperde nell’ambiente, se lo ritrova nel piatto. Il discorso è molto complesso e articolato.
Tutti noi, insieme ai colossi farmaceutici che li producono, siamo responsabili del loro utilizzo. Ogni nostro gesto, sulle piante del balcone o nell’orticello di casa, ci coinvolge.