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A 12 giorni dalla prima somministrazione del vaccino contro Covid-19 in Gran Bretagna, scoppia il caos con una nuova variante del virus che ha subito una anomala evoluzione genetica con addirittura 23 mutazioni genetiche in poche settimane.
E’ il 20 dicembre 2020 e i telegiornali nazionali dichiarano una variante inglese del Coronavirus che ha generato la pandemia mondiale. E’ lui, il Covid-19 che, come tutti i virus in natura, esplica la sua capacità mutagena. Il suo codice genetico si altera e queste mutazioni generano dei cambiamenti nel suo comportamento. E ci si chiede se queste mutazioni genetiche (cambiamenti nella sua sequenza precedente), possano generare maggiore virulenza.
Ma cos’è la Virulenza?
Siamo nel puro campo delle biotecnologie, della genetica e della biologia molecolare. Il nostro, insomma. Con virulenza, si intende la capacità del virus di generare la malattia, quindi di mostrarne i sintomi identificativi. In parole povere: è una variante più aggressiva? Questo non lo si può sapere dall’analisi della sequenza del genoma (delle informazioni che si trovano nei suoi geni), ma sarà necessario uno studio in vitro.
Ma cosa significa Studio in Vitro?
Con studio in vitro, si intende uno studio fatto in laboratorio. Qui serve l’agente patogeno (il virus che genera la malattia, in questo caso è il Covid-19), poi gli strumenti e le attrezzature di laboratorio come la vetreria, i reagenti e soprattutto le cellule umane su cui fare gli esperimenti.
Il problema delle mutazioni
Come ogni virus che si rispetti, come virus inteso come qualcosa fra le più semplici ed essenziali forme di vita, parliamo di un filamento di acido nucleico (il suo filamento che contiene i geni per la sua sopravvivenza), e di una proteina che lo avvolge per sua protezione. I virus sono dei parassiti che vivono a spese delle cellule che infettano. Per vivere, devono infettare una cellula umana, o la cellula di un animale, o di una pianta. Il discorso non è semplice. Queste forme di vita, contagiano il corpo, e trovano il modo di penetrare nelle cellule. E non solo. Addirittura, sono in grado di entrarci in contatto e ordinare alla cellula infettata di produrre altre particelle virali. In virus Covid-19 infetta una cellula umana e impartisce ordini. In breve tempo, la cellula umana infettata, sarà piena di nuovi virus Covid-19 replicati, che se ne andranno in giro ad infettare altre celluele e altri organismi, e a infettare ancora e ancora e ancora.
Questa è la missione del virus: la sopravvivenza. Così come per tutti gli esseri viventi della Terra. E lui ci riesce alla grande.
23 mutazioni in poche settimane
Il problema è grosso. Le mutazioni sono normali, con un tasso di mutazione di 1 o 2 eventi al mese, tutto procede a norma. Nella variante inglese, il Covid-19 che conosciamo noi ha subito 23 mutazioni in poche settimane. E questo ci manda fuori controllo.
Servirà altro tempo, per incrociare i nuovi dati genetici a quelli epidemiologici (che sono i dati sulla popolazione) per capire la direzione in cui si evolve questo misterioso atipico Coronavirus che ha preso possesso delle nostre vite.
Aggiornamento dalla Gran Bretagna
Nel mentre, blocco totale dei voli dalla Gran Bretagna che ha avuto 36.000 nuovi casi di contagio nelle ultime 24 ore, per un aumento del 50% nell’ultima settimana. Bloccati tutti gli italiani che dalla Gran Bretagna non potranno tornare in Italia. Tampone obbligatorio per chi è tornato dalla Gran Bretagna nelle ultime 2 settimane come misura precauzionale.
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