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Ambiente e sostenibilità

L’Avocado – Il prezzo dell’Oro verde

L’avocado – L’oro verde del centro-America.

Il frutto di avocado è verde (fuori, biancastro dentro) ricco di principi nutritivi e gustoso, ha una consistenza grassa ma quei grassi sono i preziosi omega 3, che nella dieta provengono da fonti vegetali. In centro-America, è considerato l’oro verde. Lo si conosce dalla scoperta del nuovo continente ma in occidente, sulle nostre tavole è arrivato solo di recente.

Sull’isola di Santo Domingo le piantagioni di avocado spopolano. Meta turistica da sogno per gli occidentali per le sue spiagge dorate e le acque cristalline. Ma quando si parla di avocados l’isola mostra il suo lato più oscuro.

L’avocado possiede elevati valori nutrizionali e grassi omega-3 ma, conosci tutte le proprietà nutraceutiche della Papaia? Entrambi sono frutti tropicali ricchi di principi nutritivi e definiti preziosi superfood.

Parte del territorio è occupata dalla Stato di Haiti, uno dei più poveri al mondo. Lì, circa 5000 avocados da 500 grammi l’uno, vengono raccolti da 5 soli ragazzi che guadagnano circa 10 euro al giorno. Noi, nella GDO (la Grande Distribuzione Organizzata, il super, per intenderci), lo paghiamo 500 volte tanto. È chiaro che non è il viaggio in occidente che porta il prezzo alle stelle. Alla raccolta, un avocado vale 10 centesimi. 0,10 euro. E ad incidere sul prezzo, non è la mano d’opera. Pare che dalla raccolta, si venda al distributore, poi al grossista per arrivare alla vendita al dettaglio che ricarica il costo ad un prezzo di vendita superiore del 50%. È la GDO che ci guadagna di più. Ogni anno aumenta la richiesta e l’estensione della produzione va aumentata fino ad ottenere 120.000 tonnellate di avocado al mese. Parliamo di monocoltura intensiva, ed è qui, che entrano in scena i pesticidi. Le inchieste televisive parlano di spaccio di avocados insieme ai narcotraffici del cento-America. Da 25 centesimi al kilo di 20 anni fa, oggi siamo passati a 3,5 euro, di media, di costo per kilo di avocado.

Anche il sushi giapponese incide molto sull’uso massiccio di avocado nei cibi. Dall’oriente arriva sulle tavole occidentali consumato in ingenti quantità. In America consumato da sempre come frutto a crudo, nelle salse messicane e diffuso nelle ricette del continente dal nord al sud.

L’avocado contiene amminoacidi preziosi come: cistina, triptofano e tirosina che verranno usati dall’organismo per produrre le proteine necessarie e pare che contenga degli antibiotici naturali. Inoltre, oltre ai suoi grassi omega-3, contiene la vitamina A (il retinolo), le vitamine B, la vitamina C in quantità di 15-20 mg su 100 g e l’acido folico. E’ un alimento facilmente digeribile utile contro nervosismo, la crescita, la convalescenza.

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Avocado: i pesticidi delle monocolture non sempre legali

L’uso di pesticidi è massiccio, anche di quelli illegali. Si tratta di potenti insetticidi irrorati sulle piante. Il pesticida, in particolare, elimina un verme. È il Tripide che si nutre dell’avocado, attacca il frutto piccolo, crea un cicatrice sulla buccia protettiva e se il frutto cresce diventa color caffè e va buttato. Gli insetticidi sono miscelati con acido fosforico e altre sostanze. Si arriva a 10 prodotti chimici mescolati e approvati (ma non sempre) in centro-America ma vietati in Europa. Persistono ovunque nell’ambiente e vengono acquistati presso i vialoni di negozi di agenti chimici prossimi alle piantagioni. Sono considerate le Vie dei Pesticidi. Nei negozi si vendono anche i prodotti vietati ma molto diffusi.

Sai cosa sono i Pesticidi? La frutta invece la conosci bene e la mangi per la tua salute, ci fa bene per gli antiossidanti e le vitamine. Però la sbucci perchè ci sono i diserbanti tossici che la contaminano e ci fanno ammalare. Se vuoi fare chiarezza leggi questo articolo sui Pesticidi e la salute

Naled è un insetticida vietato ma usato come pesticida per la “protezione” dell’avocado. Si tratta di una molecola killer usata in America anche contro una zanzara portatrice del virus Zika che a Miami genera casi di malattie simili alla febbre Dengue o l’encefalite del Nilo nelle persone che vegono punte. L’uso massiccio di Naled uccide la zanzara ma anche milioni di api ed esseri viventi. Gli uomini forse non moriranno per la febbre della zanzara, ma a distanza di anni forse avranno innescato processi tumorali degeneratici. Porteranno danni più gravi dati dalla tossicità cronica del pesticida che persiste nell’ambiente e intossica tutti gli esseri viventi. E a manifestare contro questo rischio biologico sono le popolazioni, ma anche i Comuni di Miami e del South Carolina, solo per citarne alcuni.

Lo sapevi che il virus Zica viene debellato con un vaccino a base di mRNA? Lo sai che il vaccino che si attende per combattere il Covid-19, se validato, sarà il primo vaccino ad mRNA usato per gli esseri umani? Leggi tutti gli articoli pubblicati sul Covid-19

Sono almeno 100 i pesticidi, di cui almeno il 10% vietati perché altamente tossici. Ma sono efficaci nelle piantagioni perché ammazzano tutto. L’irrorazione avviene mediante nebulizzatori ad alta pressione che spruzzano in alto le particelle che si diffondono nell’aria, sulle piante, ma anche nelle abitazioni, e tutta la popolazione le respira. Non ci si può proteggere. Ma pare che le vite dei poveri, non abbiano valore e non importino a nessuno. Perchè il tasso di mortalità di questi pesticidi, fra queste popolazioni è elevato.

Leggi qui l’effetto dei Pesticidi su ambiente, Api e impollinatori (parte 1) e Le Api muoiono per la Tossicità dei pesticidi con le conseguenze sulla nostra salute. In natura, tutto è collegato.

La foresta viene abbattuta per piantare l’avocado, o per gli allevamenti di bestiame. Ma non si deve disboscare la Terra. Ogni anno 700 ettari di foresta scompaiono, è come radere al suolo una superficie che copre 1000 campi da calcio. Negli ultimi 10 anni sono andati persi anche i parchi protetti. Nessuno li protegge in realtà e chi si mette in mezzo per la difesa del territorio, patrimonio di tutta l’umanità, paga a caro prezzo. Qualcuno ha pagato con la vita per aver difeso il santuario delle farfalle Monarca. La monocultura è insostenibile. E insostenibile è l’esatto opposto di sostenibile. E sostenibile è un concetto con cui iniziamo ad avere familiarità. Per rispettare l’ambiente e noi stessi, la flora e la fauna. Per tutelate la Terra e i suoi esseri viventi. O forse no. Forse è solo una parola che segue la moda del momento. Il trend delle ultime tendenze.

Un piatto sano, leggero e ricco di proteine nobili del pesce, vitamine della verdura fresca e cruda, grassi omega-3 dell’avocado e una fetta di pane ricco di fibre. Perfetto!

Ma noi possiamo fare qualcosa?

Certo, anche noi possiamo fare qualcosa. Possiamo provare a fare caso alla provenienza del nostro frutto quando lo acquistiamo. L’avocado cresce bene anche in certe zone del nostro Paese. In Italia le produzioni possono fare fronte al consumo interno. Ora più che mai, possiamo valorizzare una economia interna, una produzione che pensi al sostentamento nazionale, coi nostri elevati standard di qualità. Ne abbiamo le risorse da gestire in modo responsabile per mantenere la Terra fertile, viva e produttiva. E tutti ne trarremo i migliori benefici. Compriamo di meno, compriamo con migliore qualità. Sprechiamo di meno e ringraziamo la terra per i suoi frutti gustosi e nutrienti.

L’avocado, delizioso e nutriente, sempre più presente sulle nostre tavole. Qui arricchisce un piatto fresco di insalata e mozzarella, ricco di principi nutritivi.

Bello, buono, ricco di principi nutritivi e calorico. Ma gli acidi grassi dell’avocado sono quelli monoinsaturi, quelli buoni per intenderci. Come quelli contenuti nella frutta secca e nel prezioso olio di oliva. Una molecola chiamata avvocatina-B è usata per curare una malattia grave come la leucemia e gli studi per validare questo uso terapeutico sono in atto. La si trova nel suo grosso seme che viene utilizzato anche per produrre posate. Non si butta via niente. Quello che sarebbe uno scarto, resta una materia prima e naturale che rientra nel circolo “produttivo” secondo i nuovi modelli di economia circolare. E i vantaggi sono molti.

  • La pianta può essere coltivata in piantagioni miste, vicino alle banane e ad altre varietà di piante che si arricchiscono e traggono beneficio reciproco fra loro.
  • L’albero necessita l’ombra e l’impollinazione necessita insetti che migrano da una pianta all’altra per una biodiversità perfetta e in equilibrio con la natura.
  • Se ci sono i pesticidi, non ci sono gli impollinatori perché muoiono tutti. Come le api che muoiono a causa dei pesticidi, Le api che invece dobbiamo tutelare per la nostra stessa esistenza.
  • Si garantisce la corretta umidità dei suoli per la stimolazione di corrette popolazioni di microbi che partecipano in modo sinergico ai naturali cicli di terra ed esseri viventi.

Leggi gli articoli sull’orto naturale e biologico. Le conosci le differenze? Acquista di meno, spreca meno cibo, e puoi pensare di acquistare meno cibo, più sano e a km0 anche se un po’ più caro. Non butterai via niente, sarà un guadagno per te, la tua salute e per il pianeta, senza prezzo.

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