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Ambiente e sostenibilità

Interferenti endocrini nelle acque cambiano il sesso – Il caso delle vongole

Gli interferenti endocrini si concentrano nelle acque, anche dei fiumi. Lì, gli inquinanti generano il meccanismo di cambio del sesso di molte specie acquatiche. Anche delle vongole. Ma le ripercussioni, toccano anche la salute umana.

Ormoni e Interferenti endocrini nelle acque

Cosa sono gli ormoni e gli interferenti endocrini? Spieghiamo subito come possiamo considerare il concetto di ormone in modo semplice. Fra le varie funzioni, si tratta di molecole molto importanti che regolano funzioni vitali e fondamentali nel nostro organismo con piccole quantità. Da essi, per fare un esempio concreto, dipendono il metabolismo, la glicemia (il livello di zucchero nel sangue), la pressione, la frequenza cardiaca, l’ambito sessuale, la gravidanza e il legame con malattie specifiche. Come per esempio le disfunzioni della tiroide, una ghiandola che fa parte del sistema endocrino (che gestisce gli ormoni che circolano nel corpo). Un ormone conosciuto è il Testosterone, ma c’è anche quello della crescita definito GH, o quello dello stress definito Cortisolo, o quello che può generare una patologia grave e diffusa come il diabete: l’insulina. L’interferente endocrino, è una molecola o sostanza che interferisce coi normali e corretti processi e con le reazioni che avvengono nell’organismo per garantirne il più corretto stato di salute possibile. Insomma, questi contaminanti devono starci lontano. Il sistema endocrino non si tocca e deve funzionare bene. Il discorso è molto più complesso e articolato ma torniamo al CNR e alle sostanze che interferiscono a livello ormonale.

Si tratta di alterazione della genetica associata alla chimica con interferenti endocrini. Con sostanze maschilizzanti e femminilizzanti. In poco tempo anche i pesci di fiume hanno cambiato sesso. Ma questa inversione sessuale porta la specie all’estinzione, con effetti genotossici (tossicità a livello dei geni e del DNA) e disturbi alla tiroide. Sono presenti anche molecole chiamate ftalati, sono femminilizzanti e interferiscono con le attività della tiroide. Sono presenti all’interno di molti materiali plastici.

Il ventaglio di inquinanti presenti è davvero ampio. In laboratorio sono state trovate anche metanfetamine ed ecstasi (farmaci psicostimolanti, droghe potenti che finiscono nelle acque). A preoccupare il CNR (il Centro Nazionale per la Ricerca in Italia) sono le sostanze definite ormoni e quando si tratta di interferenti endocrini, se i problemi legati a questa situazione erano enormi, così diventano catastrofici.

Le Vongole cambiano sesso

Per gli appassionati di molluschi, anche nelle vongole allevate in Italia, magari nel delta del Po’, si trovano imballaggi e microplastiche. Restano depositate nello strato fra il sedimento e l’acqua. La vongola è coinvolta e agisce come un filtro che trattiene diverse sostanze dannose. Nelle analisi di laboratorio, se si cerca, si ritrova di tutto: solventi, coloranti, anticorrosivi dell’industria. Ma anche ormoni, antibiotici, pesticidi, metalli pesanti, coloranti e gli immancabili DDT (insetticida) e PCB (poli-cloro-bifenili), ritirati da tempo dal mercato ma che dimostrano la loro tossicità e persistenza nell’ambiente durante i decenni successivi (i nostri attuali). I processi di depurazione delle acque non eliminano gli inquinanti. I depuratori, anche delle industrie, eliminano i batteri e le impurità fisiche, ma non le sostanze chimiche.

Le vongole sembrano delle centrali di monitoraggio, perché, posizionate in diverse aree d’Italia, mostrano il filtraggio e la presenza di diversi contaminanti che ne permettono una sorta di mappatura.

Gli inquinanti chimici spesso hanno un effetto evidente. In questo caso, dispersi nelle acque, hanno una rilevante influenza sullo sviluppo della vongola. Cresce in termini di tempo che trascorre ma lei rimane piccola di dimensione. Il danno è proprio a livello di sviluppo, come un girasole che invece di raggiungere i suoi 2-3 metri di altezza media, resta nano, e arriva magari a poco più di un metro. Questo significa che possiamo considerare delle vongole che sono nate nello stesso periodo e che quindi hanno la stessa età. Le differenze in termini di dimensione sono evidenti. Ma su questa base, quali sono le vongole che trattengono meno sostanze tossiche? A parità di età, se le specie sono le stesse, è preferibile mangiare le vongole più grandi perché quelle piccole (magari cresciute in zone diverse), possono aver accumulato più contaminanti. Sulla base di questo concetto considerato, le vongole più grandi, dovrebbero essere più sane.

Il problema è che sulle analisi delle vongole, si scoprono squilibri evidenti sul rapporto fra i sessi. Le normali e naturali quantità di vongole hanno un rapporto alterato e anomalo fra il numero dei maschi e quello delle femmine. Questa sproporzione varia in base alla zona di raccolta. La prevalenza di troppe femmine o troppi maschi in una certa area è condizionata da agenti esterni. In pratica: le vongole cambiano sesso. E questo è un processo che sta coinvolgendo altre specie, anche i pesci ed altri esseri viventi. Piccola parentesi, questa non è una teoria cospirativa, è la biologia che ha questo effetto. Un eccesso di ormone maschile, se passa un certo limite soglia, si trasforma in ormone femminile e viceversa. Nella storia sportiva ci sono stati episodi chiari di questo meccanismo. Una donna sportiva anabolizzata (dopata illegalmente con ormoni anabolizzanti sintetici per migliorare la forza nella prestazione sportiva e vincere il titolo) mostrava caratteri sessuali maschili come l’eccesso di crescita dei peli e l’inasprimento della voce. Solo per citare un esempio semplice senza scendere nei dettagli. L’eccesso di ormoni funziona in questo modo a livello biologico.        

La normativa esige una lunga pulizia profonda delle vongole in acque di depurazione prima della vendita per il consumo alimentare. Che però, elimina solo i batteri. Per poche ore il mollusco spurga e può liberare una parte degli inquinanti accumulati ma il resto permane nella vongola. Il Regolamento europeo e quello nazionale, in materia alimentare, ricerca solo alcuni metalli pesanti e farmaci specifici, come gli ormoni, i PCB (Poli-Cloro-Bifenili) nel latte, uova e carni. Ma le analisi sono pochissime, quasi inesistenti.

Alcuni scienziati sostengono e valutano una correlazione fra l’esposizione a interferenti endocrini e l’insorgenza tumorale in organi ormone-sensibili femminili e maschili come seno, utero, testicoli e prostata. A breve, questo sarà il punto di partenza per un articolo approfondito che verrà pubblicato sugli effetti degli interferenti endocrini sulla salute umana col dettaglio delle varia molecole, su cosa sono, come agiscono, dove si trovano, come persistono nell’ambiente e come si accumulano nel corpo umano. Noi e tutti gli esseri viventi, siamo sempre il bersaglio ultimo e indiretto della chimica che disperdiamo nell’ambiente. Ma ogni male ci torna indietro, perchè ci colpisce direttamente. Noi uomini, causa di noi stessi.

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4 risposte su “Interferenti endocrini nelle acque cambiano il sesso – Il caso delle vongole”

Ora si spiegano diverse cose. Questo post fa pensare. Bravi che spiegate cose difficili in modo abbastanza semplice. Se farmaci e tutto il resto finisce nelle acque siamo messi bene

Buon giorno JeanPaul, in effetti, nei cicli naturali tutto viene convertito e nelle acque viene riversato di tutto. Farmaci, residui di detersivi, prodotti chimici di ogni genere. Ma oltre al grave danno da inquinamento ambientale, quando si tratta di interferenti endocrini, la ripercussioni sull’organismo umano non possono essere ignorate. Speriamo che ciascuno di noi, ogni giorno, riesca a compiere un piccolo gesto per rallentare questo processo. Anche solo usando un po’ meno ammorbidente ad ogni lavaggio. Il risparmio su quantità consumate e disperse di liquido, di plastica in meno perchè si acquista meno prodotto e di altri fattori legati, sarà notevole.

Direi che si apre un tema poco discusso e che credo abbia molto, ma molto peso sul nostro benessere fisico. Un tema troppo spesso dimenticato, taciuto o non tenuto in considerazione.
Ed anche quando cerchiamo di informarci ecco che appare qualcosa che non avevamo tenuto in considerazione… In questo caso le vongole! Non mi ero neppure posto il quesito. Grazie mille

Gentile Marykoy, siamo portati a pensare che la nostra salute dipenda solo da fumo e alcol. La nostra mission è tutelare la salute con lo studio degli innumerevoli fattori che possono danneggiarla. Anche dei più impensabili: radiazioni dei cellulari, pesticidi nella frutta, molecole cancerogene o tossiche ovunque, anche nell’aria, nel piatto o nella cosmetica. O nelle acque, o nelle vongole. Ti ringraziamo per l’attenzione che ci dai.

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